Prima giornata: Real Aci – Belpasso 1-1

11214357_1656603504579400_5795087077774009920_nNell’infernale “fossa dei leoni” del Comunale di Acireale, il Belpasso non stecca alla prima apparizione in campionato, nonostante il rammarico per una vittoria sfumata per mancanza di cinismo e ingenuità. Al triplice fischio ci si deve accontentare di un magro punticino, che potrebbe mostrare il bicchiere mezzo vuoto, in virtù della manovra di gioco espressa e dai valori tecnici indiscutibili. Complice però una terna arbitrale sotto la sufficienza, che ha sbagliato diverse chiamate di offside alle bocche di fuoco etnee; ha concesso generosamente un rigore ai padroni di casa, negandone uno molto probabile; con una altalenante gestione dei cartellini e minuti di recupero. I biancazzurri sono apparsi padroni del campo per una sessantina di minuti, con trame di gioco interessanti e voglia di vincere: nella seconda parte della gara però i toni agonistici si sono innalzati, con i padroni di casa a coprire tutti gli spazi, rendendo molto più difficoltosa la via della rete. Ciò nonostante i ragazzi hanno provato a scardinare il fortino e prendersi l’intera posta in palio, prima con un rigore su Randis non sanzionato, poi con Palazzolo che ha sfiorato la traversa. Mister Di Maria quindi ha avuto di fronte un Real Aci perennemente aggressivo e chiuso, che ha lasciato l’ex Cirino Russo solo a sgomitare in avanti; riducendo notevolmente gli spazi e la possibilità ai costruttori di gioco ospiti che, così, con troppi tocchi di palla hanno compremesso il destino dell’incontro, sempre vivo e mai banale. Il 4-3-1-2 è sembrato uno schema che potrà dare tanto al Belpasso in futuro ma occorre subito migliorare velocità e precisione, senza scordare, comunque, le numerose assenze tra infortunati e squalificati. In porta Tomasello non ha dovuto penare più di tanto, capitolando su rigore e giunto sulle cronache per una buona parata su Russo nella seconda parte del match. Il quartetto difensivo ha visto il migliore in campo Daidone lottare e comandare alla perfezione, capace di imbavagliare tutti i tentativi acesi, padrone nel gioco aereo; bene anche Oliveri, improvvisato centrale, senza distrazioni; le corsie esterno sono state curate da Rizzotto e Mascali, entrambi presenti in fase difensiva e propositivi in attacco. A centrocampo il trio Mazzarino-Orofino-Litteri ha a lungo padroneggiato, offrendo sostegno e determinazione; dietro le punte la presenza di Giuffrida è apparsa costante e di buon auspicio, con assist al bacio e inserimenti costanti, nonostante sia mancato quel guizzo determinante ai fini del risultato. In avanti Randis è stato la spina nel fianco per l’intera retroguardia di casa, coadiuvato da un Bonaccorsi, volentoroso e aggressivo, mancante, però, della cattiveria necessaria per purgare l’estremo acese. I cambi di Viglianisi, Palazzolo e Castagna non hanno cambiato le sorti del match. La squadra ha mentalità e potenzialità da protagonista, come dimostra il gol di Randis, dopo appena sei minuti. L’errore del direttore di gara, che ha visto un inesistente fallo di mano di Rizzotto, è stato determinante anche se resta la rabbia per i tantissimi fuorigioco sbandierati dall’assistente, vero freno a mano per la manovra. Riguardo alla diatriba finale, avvenuta nei pressi degli spogliatoi, la società, secondo il proprio modus operandi, non intende far alcun commento ma si dissocia inequivocabilmente, come sempre fatto, da ogni forma di violenza, seppur verbale. L’appuntamento è rimandato a sabato prossimo per il debutto al San Gaetano contro il Pachino.

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